Tutte le escursioni proposte da Mosaico sono accompagnate da guide parlanti italiano e possono essere proposte in formula privata (pvt), ossia i clienti la guida e l'autista, oppure in formula seat in coach (sic), cioè con guida e autista ma assieme ad altri clienti italiani.Si consiglia comunque di prenotare le escursioni direttamente sul posto per permettere al cliente di scegliere meglio considerando le singole escursioni nel loro contesto oltre a valutare la propria stanchezza e condizione fisica.
Visita ad ovest dell’isola nella zona dei laghi formatisi dai crateri vulcanici. La prima tappa della mattinata prevede la sosta al tempio di Ulu Danu sulla riva del lago Bratan; impossibile non trovarsi in compagnia dei numerosi balinesi che portano le offerte alla dea del lago Dewi Danu. A Bedugul si puo' visitare il bellissimo giardino botanico sorto nel 1959 su un' area estesa di ben 130 ettari che ospita una varietà notevole sia di orchidee che di alberi. Prima del pranzo al ristorante Pacung, da cui si gode una vista straordinaria, si sosta al mercato di Bukit Mungsu che espone spezie e piante variegate e si presenta con la coinvolgente animazione tipica dei mercati. Nel pomeriggio si prosegue alla volta del villaggio di Jatiluwih circondato da verdi e suggestive risaie che alcuni ritengono più belle di quelle dei dintorni di Ubud anche perché questa è la zona più umida di tutta Bali e la vegetazione è rigogliosissima. Lungo la strada del ritorno si effettua una sosta all’antico tempio di Pura Luhur Batukau alle pendici del Gunung Batukau (2.276m.), immerso in una fitta vegetazione tropicale. Rientro in hotel in serata.
L'orario di partenza previsto è alle ore 8.30 in modo di arrivare in tempo a Batubulan per la rappresentazione della danza Barong . Tale spettacolo, tratto dall’antico poema indiano del Ramayana, è una drammatizzazione dell’eterno conflitto tra le forze del bene, il Barong, e quelle del male, il Rangda. Il programma della giornata continua con la sosta ai vari villaggi che producono argento, legno e quadri naif. La produzione artigianale dei villaggi Celuk (argento), Mas (legno) e Ubud (pittura naif) viene raccolta in negozi ed atelier che espongono una varietà di oggetti accuratamente lavorati e di buona fattura. Si prosegue con la visita di Ubud, il centro culturale per eccellenza, che ospita gallerie d’arte e negozi d’artigianato. Questo villaggio è posizionato in un ambiente naturale di straordinaria bellezza con le risaie a terrazza più famose di Bali che degradano verso numerosi corsi d’acqua, e l’avvolgente foresta tropicale. Si sosta per il pranzo a Penelokan (1.220 m.), dove si può ammirare il panorama del vulcano Batur (1.717 m.) nel cui cratere si è formato il lago omonimo, il villaggio di Kintamani che da' il nome all’intera area che costeggia il bordo dell’antico cratere ed i villaggi che si trovano sulle sponde del lago Batur. Sulla strada del ritorno immancabile è la sosta a Gunung Kawi ove si puo' ammirare una serie di tombe reali risalenti all’ XI secolo, scavate sulla parete della montagna. Non farsi demoralizzare dalla scalinata di circa 300 gradini che conduce al sito archeologico; il luogo è interamente circondato dalla lussureggiante vegetazione ed ha un'atmosfera solenne. Rientro in hotel in serata.
Questa escursione prevede la visita a luoghi di grande interesse nell’area est dell’isola, zona dominata fisicamente e spiritualmente dal Gunung Agung, vulcano di ben 3.192 metri.Il paesaggio è prevalente composto da dei terrazzamenti del centro-ovest di Bali, ad est lascia il posto a sinuose colline che degradano verso l’oceano; anche le piante di banana e di cocco lasciano il posto a latifoglie e la flora e la fauna sono più simili alla vicina isola di Lombok.La prima sosta della giornata è presso il palazzo di giustizia di Klungkung risalente al XVIII secolo il cui soffitto a centri concentrici affrescato nel tradizionale stile wayang rappresenta le varie punizioni che spettavano ai rei dopo la morte e la ricompensa celeste per gli innocenti.Si potrà visitare successivamente il villaggio di Penglipuran; le 164 famiglie vivono ancora in abitazioni costruite secondo la struttura del villaggio balinese. Le dimore sono orientate non facendo riferimento ai punti cardinali ma tenendo come punto di riferimento il vulcano Gunung Agung, ovvero la dimora degli dei; le direzioni principali sono kaja verso la montagna e kelod lontano dalla montagna.L’escursione continua con la sosta al tempio di Kehen, datato XI secolo, che è il secondo luogo di culto dell’isola dopo il Besakih.Situato nella provincia collinare di Bangli Pura, Kehen è strutturato in tre terrazze ornate da animali mitologici incisi nella pietra, scalinate e statue.Non è difficile trovarsi ad essere spettatori di qualche cerimonia, poter ammirare le donne elegantemente vestite con sarong riccamente ricamati che portano sul capo in perfetto equilibrio cestini votivi, uomini muniti di kris (coltello tradizionale) accompagnati dalla consueta orchestra di gamelan. Nel pomeriggio, dopo la consueta sosta per il pranzo, si potrà visitare il piccolo e tranquillo villaggio di pescatori di Kusamba e proseguire alla volta della grotta dei pipistrelli vegetariani a Goa Lawah. La leggenda narra che tale grotta in passato collegasse il tempio di Besakih al mare ed oltre ad ospitare i pipistrelli fosse anche la dimora del serpente sacro Naga Basuki.
L’escursione comincia con la sosta al piccolo villaggio di Mengwi che ospita il palazzo reale Pura Taman Ayun risalente al potente regno del XVII secolo.Il tempio reale progettato con una serie di terrazze a giardino con cortili su diversi livelli, è circondato da un fossato e vicino ad esso è ubicato un piccolo lago contenente centinaia di gigli d’acqua e fiori di loto dai cangianti colori.L’antica dimora utilizzata ancora oggi, è sede per riunioni organizzate dagli anziani del villaggio che inoltre vi custodiscono gli strumenti di gamelan del tempio.Per l’ora del tramonto si arriva al tempio di Tanah Lot sospeso su un promontorio a picco sull’oceano indiano; durante l’alta marea il tempio è circondato dall’oceano e sembra staccato dalla terraferma ma quando avviene il fenomeno inverso e l'acqua si ritira, lo si può raggiungere camminando sulle rocce.Il panorama suggestivo che si presenta al visitatore, ha fatto in modo che Tanah Lot sia considerato una delle principali attrattive di Bali, immortalato sui souvenirs turistici e meta di centinaia di visitatori. Il tempio attira giornalmente indonesiani in vacanza, balinesi e numerosi stranieri che arrivano per ammirare il magnifico profilo del luogo sacro che si staglia tra le onde al tramonto.Il parcheggio antistante al tempio e' divenuto luogo di mercato con numerose bancarelle che espongono una varietà di mercanzie che lascia sempre un po’ sconcertati i turisti non asiatici ma bisogna ammettere che questo fa parte del folclore locale.
Questa escursione prevede la visita di Pura Luhur Uluwatu tempio dedicato agli spiriti del mare. La struttura si erge sull’estrema punta sud-occidentale della penisola di Bukit a circa 15 km. dalla spiaggia di Jimbaran.Il tempio vanta una posizione superba sulla cima di un promontorio roccioso a strapiombo sull’Oceano Indiano; da circa 70metri di altezza si possono osservare le onde che si infrangono sulla costa frastagliata.L’origine di Pura Luhur Uluwatu è avvolta nel mito ma studi hanno potuto affermare senza ombra di dubbio che la struttura risale al X secolo per opera di un sacerdote indù proveniente da Java. La struttura del tempio è scarna e priva di ornamenti; la visita viene spesso disturbata dalle insolenti scimmie che si impossessano di tutto quello che i turisti hanno tra le mani o nei capelli, a tale proposito bisogna fare molta attenzione agli apparecchi fotografici, agli occhiali e alle borse.Vista la suggestiva posizione, l’orario migliore per la visita è quello del tardo pomeriggio per poter assistere allo spettacolare tramonto.La danza delle scimmie o Kecak è così chiamata per il caratteristico suono, su base vocale, emesso dal coro. I componenti sono una quarantina o più di uomini a torso nudo adornati con sarong a quadri bianchi e neri attorno alla vita, seduti a gambe incrociate in quattro o cinque cerchi concentrici che ondeggiano, battono le mani e agitano le braccia in perfetta sincronia uno con l’altro emettendo solo il suono “cak cak cak cak” e producendo cosi' una musicalità ipnotica e sorprendente.Segue l’incredibile danza del fuoco durante la quale un danzatore in trance cammina sui carboni ardenti. La danza trae spunto da un episodio dell’antico poema epico Ramayana.
Avventurosa escursione che prevede la discesa in gommone del fiume Ayung. Occasione unica per unire all’attività sportiva il contatto con una natura rigogliosa e superba lungo il fiume che costeggia la zona verdissima di Sayan Terrace situata a soli pochi chilometri a nord-ovest di Ubud.Gli istruttori esperti, della scuola di rafting Sobek, dopo aver provveduto ad illustrare le tecniche principali ed aver attrezzato i clienti di giubbotto salvagente e pagaia, saliranno sul gommone con un massimo di 8 partecipanti ed inizieranno la discesa.Il tratto di fiume che viene percorso è di circa 12 km, alla fine del quale ci si potrà asciugare e rifocillare al campo finale con uno spuntino.E' necessario munirsi di un cambio vestiti e di asciugamano; all’interno del gommone, nell’apposito contenitore impermeabile, possono essere stoccate le attrezzature fotografiche.